Finanza

Aziende, TFR e Fondi Pensione: come proteggere il bilancio aziendale.

21 aprile, 2022

Aziende, TFR e Fondi Pensione: come proteggere il bilancio aziendale. 

“Massimo, un anno fa sono andati in pensione due miei dipendenti storici: mai avrei pensato che la liquidazione del loro TFR impattasse così tanto sul bilancio aziendale. Aiutami a trovare una soluzione per fare in modo che questo non accada di nuovo perché, tra i dieci dipendenti, solamente ad uno verso il TFR in un Fondo Pensione.”

La mia attività mi porta a confrontarmi con molte categorie di lavoratori: dipendenti, artigiani, professionisti, imprenditori, ed essendo, quello del consulente finanziario, un lavoro fatto di relazioni, capita che siano gli stessi dipendenti a presentarmi il loro datore di lavoro, o gli stessi imprenditori a presentarmi ai loro dipendenti.

Per un’azienda, tanto più se di piccole dimensioni, non gestire il rischio legato alla liquidazione del TFR è come avere una bomba ad orologeria in casa, pronta a scoppiare. Se non ti sei mai posto il problema di accantonare il TFR dei dipendenti, niente paura, come vedi non sei il solo. Bisogna, però, adottare per tempo una strategia che tenga al sicuro i conti aziendali. Qui di seguito ti spiego quali misure possiamo mettere in atto.

Un rigo di bilancio, purtroppo.

Ricordo ancora la professoressa di ragioneria alle superiori: “il TFR è un’anomalia tutta italiana. Quando il dipendente finirà di lavorare si troverà un tesoretto messo da parte. Ogni anno, l’azienda deve registrare in un apposito conto di bilancio il TFR dovuto ai dipendenti. Tuttavia, non essendoci un’uscita economica, questo meccanismo è sfruttato come autofinanziamento”. La lezione proseguiva con la formula di calcolo della rivalutazione annuale del TFR, da imparare a memoria come una preghiera… che ancora oggi ricordo!

Non essendo obbligatorio accantonare effettivamente gli importi destinati al TFR, tutto fila liscio fintantoché l’azienda cresce, i lavoratori ci sono e il fatturato aumenta. Ma nel momento in cui uno o più dipendenti vanno in pensione, o se dei dipendenti si licenziano, come fa l’azienda a far fronte alla necessità di dover liquidare importanti somme che non sono mai state messe da parte?

Il mio cliente si aspettava il pensionamento di un unico dipendente. Tuttavia, a causa di un ricalcolo e di una variazione normativa, si è trovato con un secondo pensionamento imprevisto, che lo ha costretto a pagare più di 100.000€ di liquidazione TFR nel giro di due mesi. Ha dovuto farsi finanziare dalle banche.

Quali soluzioni?

Per evitare altre brutte sorprese, ho suggerito all’imprenditore mio cliente di prendere in mano l'iniziativa. Il primo passo è stato quello di iniziare con l’azienda un piano di accumulo per accantonare realmente la somma di TFR dovuta, fino a quel momento, ai dipendenti.

Dopodiché, io e i nove dipendenti sprovvisti di Fondo Pensione ci siamo incontrati per discutere di come prepararci al meglio per il futuro. Parlando con loro e con le loro famiglie, abbiamo correttamente programmato un piano previdenziale e aperto le posizioni in fondi pensione.

Per l’azienda, avere dei piccoli flussi trimestrali in uscita, di importo certo, è decisamente meno rischioso rispetto a dover versare grosse somme quando si verificano pensionamenti o licenziamenti. E la miglior gestione dei flussi non è l’unico vantaggio: il versamento del TFR nei fondi pensione garantisce alle aziende risparmi fiscali immediati.

Sono Massimo Sandonà, consulente ed educatore finanziario per famiglie. Mi prendo cura delle finanze della tua famiglia e ti tengo al sicuro dagli imprevisti.

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