Educazione finanziaria

Una morte improvvisa.

4 novembre, 2021

Una morte improvvisa.

Massimo, ho un grosso problema e non so da dove partire.” Un mio cliente ha esordito così, entrando nel mio ufficio. Purtroppo la sua famiglia in quei giorni aveva subito una morte totalmente improvvisa e Antonio, da un giorno all’altro, si è trovato a gestire una situazione non semplice.

Il venire meno di una persona cara è per tutti un momento triste. Per molti, si trasforma in un momento complesso, perché sbrogliare la matassa di una successione non è quasi mai un compito facile.

L’onere di seguire l’iter successorio spetta di solito ad un parente del deceduto, costretto a spendere mesi nel tentativo di orientarsi tra burocrazia italiana e rapporti con banche e assicurazioni.

La raccolta delle informazioni.

Pur non avendo alcuna esperienza in merito, Antonio era stato incaricato dalla famiglia di occuparsi della successione. La problematicità maggiore di questo caso era data dal fatto che il familiare deceduto non aveva lasciato testamento e viveva una vita autonoma da nubile: insomma, nessuno dei parenti conosceva davvero la sua situazione patrimoniale.

Essendo la successione un trasferimento di beni, diritti, attività e passività tra un deceduto e i suoi eredi, la difficoltà è stata proprio quella di ricostruire tutto l’attivo ereditario! Se interrogare il registro catastale per avere la lista di fabbricati e terreni a lui intestati è stato abbastanza semplice, non altrettanto facile si è rivelato ricostruire il suo patrimonio finanziario.

Fortunatamente, dopo un po’ di ricerche tra cassetti e credenze, Antonio è riuscito a recuperare dei documenti con i quali abbiamo rintracciato la sua banca di riferimento. Eppure, dopo aver interpellato la banca per fare chiarezza, avevamo l’impressione che qualcosa non tornasse.

Te lo dico, ma non te lo dico.

Gli istituti finanziari, appena vengono a conoscenza del decesso di un loro cliente, ne devono bloccare i rapporti. Su richiesta degli eredi, la banca produce un documento riportante il patrimonio avvalorato alla data del decesso. Quello che forse non sai, e che nemmeno Antonio sapeva, è che alcuni contratti finanziari non vengono indicati nelle successioni: polizze assicurative e fondi pensione sono tra questi.

Banche e compagnie assicurative non hanno l’obbligo di avvisare gli eredi della presenza di queste polizze, in quanto il contraente potrebbe aver indicato come beneficiari di questi valori persone non eredi. Come fare quindi per capire se c'è qualche polizza non dichiarata? Abbiamo studiato con cura i movimenti del conto corrente e, dopo un’attenta analisi, abbiamo scoperto investimenti di tipo assicurativo avviati negli anni precedenti.

Se Antonio non avesse scelto di farsi seguire da una persona fidata, questa somma sarebbe andata in prescrizione e, dopo dieci anni, devoluta al Ministero delle Finanze presso il Fondo Rapporti Dormienti. Per fortuna, seguendo le mie indicazioni, gli investimenti sono stati velocemente recuperati e riscossi dagli eredi. 

Sono Massimo Sandonà, consulente ed educatore finanziario per famiglie. Mi prendo cura delle finanze della tua famiglia e ti tengo al sicuro dagli imprevisti.

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